domenica 5 dicembre 2010

Horzowei, il sentiero della sete

Horzowei osserva attentamente il comportamento degli animali. Legge e decifra l'ambiente che lo circonda come un insieme di simboli.
Il sentiero della sete è il percorso seguito dai mammiferi della foresta che vanno a bere l'acqua del fiume, proprio in una zona in cui possono scorgere immediatamente la presenza di eventuali predatori come il leopardo. Il capobranco si mette in una posizione strategica e se vede un leopardo o altri predatori dà il segnale d'allarme e tutti scappano.

Horzowei, concetto di libertà e di prova

L'uomo libero rischia la vita. Horzowei è disposto a rischiare la vita per superare la prova per diventare un guerriero e, nello stesso tempo, un uomo tempo. E' la prova che gli ha assegnato il capo del villaggio davanti all'assemblea generale. Se non supera la prova resta un minore, un fallito, un ragazzino anche se avrà 40 anni o 50. Se supera la prova diventa un guerriero e un adulto e guadagnerà il rispetto degli altri. Finora è stato trattato come un cane, come uno sciacallo, come un trovato, che è appunto il significato della parola Horzowei ("trovato"). E' un ragazzo bianco tra i neri che lo considerano un essere inferiore.

giovedì 17 giugno 2010

Storia: "Hitler e il nazismo"

In questi giorni mi è venuto  un prurito intellettuale sul  nazismo ; ve ne vorrei parlare.
il mio libro di lettura è di Enzo Collotti, il titolo invece Hitler e il nazismo,editore Giunti.
Dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale la Germania è passata dalla monarchia alla repubblica.
la conseguenza è stata un forte shock nella popolazione, anche  se  la costituzione della repubblica di Weimar era tra le più avanzate dal punto di vista democratico. Inoltre, nel 1919, le condizioni imposte alla Germania dal trattato di Versailles furono eccezionalmente punitive per la Germania, che dovette pagare moltissimi soldi e ridurre notevolmente il proprio esercito. Iniziava uno dei periodo più difficili e complicati della storia tedesca e anche dell'Europa e del mondo stesso.

venerdì 14 maggio 2010

PER TE CARISSIMA BABY

Due pensieri per te, carissima Baby

Dalle tue labbra esce solo poesia
che negli animi nostri dilaga.
Quella sei tu, Baby cara!

Come l' inverno non immagina la primavera
nè del giorno la notte ha sentore
così la gentilezza dissolve
ogni remoto dolore.




Riccardo e Paolo

martedì 11 maggio 2010

LA FELICITA'

LA FELICITA'


Di colle in colle,

corro.Di colle in colle

dai pori la gioia mi esce;

ho invidia della vita mia stessa,

son felice.

La vita mia in pace, è.

Ben nato son io...

è la felicità che

di colle incolle

mi fa...

correre

Riccardo

domenica 9 maggio 2010

Sfruttamento del corpo femminile

Molto fisico ma poco uso dell'intelligenza. All'inizio di un programma, per esempio "Striscia la notizia", ti vedi davanti alla televisione delle veline, cioè ragazze, che vengono sfruttate soltanto per far continuare a guardare il programma da uomini e fargli venire in mente cose impossibili. Perché sfruttano ragazze? Esse che cosa provano? Si sentiranno obbligate? Perché tutto questo? Le veline in gran parte si autosfruttano per i soldi e per la fama ed espongono il loro corpo come fosse un fenomeno da baraccone. Loro dovrebbero pensare invece non solo a questi obiettivi. Nei programmi di Enrico Papi, per fare un altro esempio, che cos'è che ti vedi davanti? Che domanda difficile! E' ovvio, delle veline! 
Qualche volta il sabato vado a mezzanotte in un bar e vedo alla televisione alcune persone ricche accompagnate da prostitute. 
E ora quasi dappertutto c'è sfruttamento del corpo femminile per far diventare tutto un gioco stupido e volgare, con degli interessi economici precisi. Ci vorrebbe una rivoluzione!!! Naturalmente pacifista! 

La rana e il pettirosso

Tantissimo tempo fa le rane erano rosse; e nessuno osava ucciderle. Erano troppo belle, ma troppo vanitose. Un pettiverde era invidioso e per inutile vendetta andò da un mago forte e potente e disse: "Oh, mio grande padrone, può farmi diventare un pettirosso e far diventare le rane verdi?" E il pettiverde diventò rosso e le rane infuriate si rinchiusero per nascondere la loro brutalità e oggi non le vediamo quasi mai. E il pettirosso, diventato tanto vanitoso, fece innamorare alcune pettirosse per la sua bellezza.


Questa storia la dedico a mia nonna, io la considero la nonna migliore al mondo. Per me è molto bella. La chiamo Baby e tanti saluti.

giovedì 15 aprile 2010

Tempesta

Una tempesta 
di dolore 
mi raffredda
l' animo.
Un pensiero 
mi fa capire
che sono solo
semplice
concreto
disperato.

                                 Riccardo Zignani   

mercoledì 7 aprile 2010

la cosiddetta fortuna dei principianti



Come potete vedere ho un padre e un nonno che fanno i giornalisti. Ringrazio loro e La Cronaca che me l'ha pubblicato.

Per esempio un'idea sarebbe...

Ma si è mai visto un uomo ricco e potente, tanto da buttare in aria e acchiappare al volo come una frittata il futuro di una fabbrica grande come quella di Termini Imerese, un amministratore delegato di una multinazionale di auto che vanno a 1,340 euro al litro, dunque svenando i poveri consumatori, ma lo si è mai adocchiato seppure di striscio, nell'incubo più perverso del komunista più dissennato, frignare come ragazzina con la febbre e il ballo di San Vito? Ma che gli hanno fatto al povero lagnoso, lacrimifero, torrenzial-piangente uraganico lacrimoso Marchionne? Si sente offeso, aiuto, Sos, chiamiamo l'esercito di La Russa (ah no, il capo delle Forze Armate è Napolitano, La Russa è solo il vice, decisamente meno bravo), Marchionne piagnucola, gli hanno rubato la marmellata, hanno sparlato di lui al circolo del bridge bevendo il the coi pasticcini, e tutti i giornali gli danno il ciuccio, gli accendono il carillon, povero cocco, piangi, piangi, sfogati, che t'esalta la libertà di licenziare onde eroe ti premian i draghi alati ma spennati che in inferno ti ributteranno, o Marchionne? Il Geremia del capitalismo assistito e drogato dai capitali di stato viene a rognare nell'assemblea degli azionisti e che azione fa? Caragna come un maiale al macello: "C'è un tiro al bersaglio contro di noi!" ulula il povero coyote, "ci criticano i politici, i sindacati, e anche gli imprenditori!!!". Alto s'alza il lajo dolente del manager che chiuderà Termini Imerese. Li criticano sì: "Perché non tengono per niente conto dei grandi risultati ottenuti dall'azienda negli ultimi anni". Una pazzesca, incredibile, smisurata, sovrumana serie di crisi aziendali e valanghe incommensurabili di cassa integrazione hanno sommerso la Fiat fuoruscendo come un fiume in piena, un alluvione che altro che il Po in piena o l'uragano Katrina e arriva Geremia Marchionne profeta del soldo bucato che proclama che soldi dello stato non ne vede non ci vive con tai danai, ma cosa? Esso impazza solo all'estero, aumenta la quota Fiat in Chrysler, e che fa? Prende a calci la povera triste Italia, la fabbrica siciliana per la quale dice di essersi cavato il sangue, ma è chiaro: è lui la vittima, piange, piange come un vitellino cui hanno sequestrato la vacca madre. Una vergogna. E quello lì è il portabandiera dell'imprenditoria italiana nel pianeta Terra, un pianeta che veramente non ne può più!!!!!!!!! (da Inferno capitalista)